
A cura di Marco Taddei
una lezione a settimana
durata h 2;00
il lunedì dalle 17.00 alle 19.00
Fare teatro è un modo per scoprire se stessi grazie alla relazione con gli altri. È un modo per affinare la propria coscienza di sé e dell'altro da sé. Fare teatro è un modo per scrivere storie col corpo, la voce, il pensiero, l'emozione.
L'attore (come un funambolo) deve sviluppare una altissima coscienza del proprio essere per potersi sentire veramente libero; la libertà, infatti, deriva dalla consapevolezza della fondamentale relazione di interdipendenza tra il pensiero, il corpo e l'emozione.
Facendo esperienza di questo universo in equilibrio, attraverso esercizi e giochi teatrali, si arriverà ad un grado di consapevolezza che potrà permettere l'esplorazione dei testi e il successivo approccio alla messa in scena.
Lo spettacolo\restituzione al pubblico previsto nelle prime settimane di giugno sarà un modo per concretizzare di fronte al pubblico quanto appreso durante il percorso; a seconda delle necessità del gruppo si sceglierà di costruire uno spettacolo originale attorno ad un tema, oppure di realizzare la messa in scena di un'opera di drammaturgia classica o contemporanea.
La prima fase del laboratorio (ottobre-gennaio) sarà orientata all'esplorazione delle dinamiche di gruppo ed all'apprendimento di tecniche di base dell'attore; in seguito si opererà la scelta relativa alla costruzione dello spettacolo e si lavorerà per metterlo in scena.

" Facciamo teatro per dare. Ma cosa dare? Se stessi? Si... a condizione di essere un dono. Perché bisogna dare il meglio... e soltanto il meglio. Non ci si può accontentare di ciò che siamo. Bisogna separare il buono dal cattivo, l’utile dall’inutile, l’essenziale dal superfluo, la verità dall’illusione. E’ necessario imparare a dare, cioè tirar fuori questa piccola cosa che è in noi, farla risalire alla superficie, aiutarla a crescere, a svilupparsi, a strutturarsi, ad affinarsi, perché lo stato grezzo nasconde sempre le mille facce della ricchezza.
Il dono esiste, ma non sempre la facoltà di dare. Dare non è facile: si deve andare oltre il proprio spessore, le proprie barriere. Bisogna aprire il passaggio. E potremo veramente dare qualcosa il giorno in cui ciò che diamo corrisponderà effettivamente a quello che avevamo immaginato.
Un attore è veramente libero quando può fare tutto ciò che ha immaginato. "
[J.P. Denizon]
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